La settimana appena trascorsa è stata caratterizzata da una serie di eventi che, ancora una volta, hanno evidenziato l’inconsistenza e la precarietà di questa amministrazione. 
Si è iniziato con la convocazione del consiglio comunale per il 27 fatta in fretta e furia perché il sindaco voleva a tutti i costi approvare quanto prima la delibera sui locali dell’ospedale, visto che la richiesta dell’ASL era arrivata da più di un mese; peccato che questa convocazione era errata e incompleta e inizialmente non prevedeva la convocazione in seconda seduta.
Il giorno dopo è arrivata una seconda convocazione che prevedeva la seconda seduta ma era ancora incompleta e per questo si è resa necessaria, poco dopo, una integrazione. 
A distanza di un paio di giorni è arrivata la convocazione per un secondo consiglio comunale da tenersi il 30 luglio (cioè tre giorni dopo il primo) per poter approvare gli equilibri di bilancio che non si era riusciti ad inserire nel consiglio del 27 visto che non era ancora pronta la documentazione. Il delirio.  
Il 27 si è tenuto il Consiglio Comunale andato deserto per l’assenza di tutti i consiglieri di maggioranza e con la rocambolesca fuga del Sindaco e del Consigliere Melchiorre i quali, rendendosi conto che con la nostra presenza ci sarebbe stato il numero legale, hanno abbandonano l’aula poco prima dell’appello. Tutto studiato a tavolino vista la precarietà di questa amministrazione, per poter andare in seconda convocazione il 29 dove non serviva più la presenza della metà più uno dei consiglieri per rendere valida la seduta ma ne bastava un terzo.
In questo modo, approfittando dell’assenza dell’unica opposizione presente in comune, il sindaco è riuscito a far votare la surroga del consigliere dimissionario illudendosi di aver risolto i sui problemi, ma il colpo di scena è avvenuto nel Consiglio del 30 quando la nostra Concetta De Lucia ha chiesto al Presidente del Consiglio, al Responsabile del Settore finanziario, al Segretario e al Sindaco come mai non si era proceduto alla verifica della assenza di incompatibilità del consigliere entrante così come prevede la legge vista anche la nostra richiesta ufficiale inviata con una nota protocollata il 21 luglio con largo anticipo. La nostra Consigliera ha ricordato che non si trattava di una questione personale ma semplicemente di rispetto della legge e di tutti i cittadini che pagano le tasse regolarmente. Ha chiarito che non è ammissibile che un consigliere e un assessore si trovino a dover decidere di aspetti legati alla finanza locale mentre sono in palese conflitto di interessi visto che hanno debiti nei confronti dell’amministrazione e questo è ancora più grave in un comune che si trova in dissesto finanziario anche a causa dell’alto tasso di evasione. 
In aula a questo punto si è diffuso un evidente imbarazzo: il funzionario ha cercato di giustificarsi dicendo di non aver ricevuto la nostra nota, qualche consigliere ha iniziato ad urlare e sbraitare in modo incomprensibile, qualcun altro ha chiesto come avessimo ottenuto quelle informazioni accusandoci di aver violato la privacy, il presidente del Consiglio ha tentato di impedire la registrazione della seduta. 
Alla fine il segretario ha verbalizzato il tutto e il consiglio ha preso finalmente atto della problematica impegnandosi a prendere i dovuti provvedimenti. 
Il consiglio si è chiuso con la votazione sulla variazione di bilancio con il sindaco che ha tentato di intimidire la nostra consigliera chiedendo spiegazioni per il suo voto contrario.