San Felice a Cancello. “Vista la necessità di  integrare il personale dell'Ufficio del Giudice di Pace presso il Comune di Arienzo, con delibera di Giunta del 27 gennaio 2022,  il comune di San Felice a Cancello assegna un dipendente a tale istituto per 5 giorni settimanali, ripartendo la   gestione e la  suddivisione dei costi con il comune di Santa Maria a Vico e Arienzo”. Ce lo aveva comunicato il sindaco di San Felice a Cancello, Giovanni Ferrara,  lo scorso 28 gennaio. È di oggi un comunicato  dei sindaci di Arienzo e Santa Maria a Vico,  Giuseppe Guida e Andrea Pirozzi, in cui dichiarano, riferendosi a inadempienze del comune di San Felice a Cancello, “ i Sindaci presenti, preso atto inoltre dell’inadempienza degli obblighi su di esso gravanti ai sensi dell’art. 10 della convenzione sottoscritti tra i 3 comuni per la gestione associata dell’ufficio del Giudice di Pace, hanno deliberato di assegnare al Comune di San Felice a Cancello il termine ultimo di 10 giorni entro il quale assegnare un dipendente ”.  “ Il dipendente individuato dal comune di San Felice a Cancello, attualmente in congedo straordinario, è stato "integrato"
, previa delibera di giunta del 4 febbraio, con  tre dipendenti che copriranno il servizio previsto dalla convenzione.-  È la replica del primo cittadino di San Felice a Cancello, Giovanni Ferrara -  Un passaggio questo che è sfuggito ai miei colleghi sindaci. Gli impegni presi dalla mia amministrazione sono sicuramente rispettati. L’ufficio del Giudice di Pace  è indispensabile per garantire il mantenimento di fondamentali presidi di legalità e giustizia sul territorio, pertanto, bisogna fare tutti gli sforzi possibili per evitarne lo spostamento. Se poi vogliono escludere il Comune di San Felice a Cancello dalla convenzione  per una mera questione di orgoglio, ne prendiamo atto e alla luce di quanto esposto, riconfermando la nostra disponibilità e il rispetto degli impegni assunti, chiediamo che non venga ascritta al Comune di San Felice a Cancello la responsabilità di un eventuale rischio  di chiusura dell’ Ufficio del Giudice di Pace”