L’Italia è un paese di vecchi! Peccato che questo concetto releghi l’anziano in quella gabbia di


stereotipi e pregiudizi per i quali l’esistenza sembra acquisire valore solo quando hai la forza di correre con le tue gambe, mangiare senza ausilio di dentiere e riuscire a ricordare quello che si è fatto fino al giorno prima.

I Greci dicevano "Tutto scorre" ed è vero, l’anziano viene considerato maceria, scarto, quando basterebbe aprire meglio occhi ed orecchie ed accorgersi che il vecchio o la vecchia, non sono altro che radice, coscienza e dignità. Quella dignità che si è costruito giorno dopo giorno, indovinate un po' con cosa? Col tempo appunto. Attraverso la vecchiaia si abbatte il pregiudizio è vero, ma si è ancora capaci di scegliere e desiderare. Il senior diviene un esploratore curioso che non vuole smettere di amare, scoprire e pensare al domani ridisegnando e riadattando ogni molecola del suo essere ad una nuova visione. La nostra società legge nei giovani il pieno senso della vita in quanto portatori di progettualità, di sogni, di futuro; protagonisti di un mondo che va assai veloce e che non fa sconti a chi invece va piano piano. E se ribaltassimo il pensiero? Se invece fosse proprio la vecchiaia il vero alfiere del pieno senso della vita poiché essa è imparare a vivere, è essere pazienti, è saper riconoscere la fragilità nella forza dell’esperienza, è memoria.

Le lancette oscillano senza pausa per tutti, il tempo lo sentiamo incedere sotto la pelle, ci cammina addosso indipendentemente dal fatto che abbiamo 20, 50 o 80 anni; scandisce la vita che procede ineluttabile in un unico verso ma quello che fa la differenza è decidere cosa indossare quando,uscendo di casa, si andrà incontro ad essa perché il tempo si sa, non ci abbandona mica! Vecchia Sarai Tu con la regia di Vincenzo Russo, dell’Associazione Culturale 30Allora, va in scena  con la prima replica il 22 gennaio ’23 alle ore 18:00 al Teatro Comunale di Casapulla (CE.)