Santa Maria a VicoSabato 13 luglio presso la sede “On. Antonio Del Monaco” del gruppo territoriale del Movimento cinque stelle si è fatto l’incontro intitolato “L’ambiente va salvaguardato” per contrastare la realizzazione della Cava di “Durazzano”,.

All’incontro  hanno partecipato i deputati del parlamento On. Enrico Alifano e l’on. Carmela Auriemma ed il neo europarlamentare Danilo Della Valle ed il presidente del “Parco Dea Diana” sindaco di Santa Maria a Vico Andrea Pirozzi ed il consigliere del movimento Francesco Iadaresta. 

A moderare l’incontro è stato il responsabile del Movimento a Santa Maria a Vico, l’arch. Hassane Assi.

Il consigliere Francesco Iadaresta nel suo intervento ha dato breve illustrazione del suo interessamento a collaborare con le istituzioni per contrastare l’apertura della cava sopra le teste dei cittadini di Santa Maria a Vico e di valle di Suessola, e di seguito ha parlato il sindaco Andrea Pirozzi illustrando la documentazione in possesso con la planimetria del Parco e l’Ubicazione dell’area del progetto cava che in caso di realizzazione avrebbe dovuto fare strade per raggiungere la località della cava deturbando una grande area del Parco Dea Diana, oltre che nella pianificazione del territorio, dopo ventanni del primo vincolo del territorio, la Regione Campania ha riconosciuto l’istituzione del Parco interurbano Dea Diana che include 9 comuni tra le province di Caserta e Benevento, inoltre ha informato che il mercoledì 10 luglio presso la Regione Campania insieme ad altri sindaci del Parco hanno sottoposto il problema che ha causato il Decreto Dirigenziale del Genio Civile che approva la realizzazione della cava e le conseguenze che potrebbe negativamente produrre sull’intera area  del Parco.

Ad intervenire, l’europalramentare Danilo della Valle, ha illustrato quante direttive del parlamento europeo in materia di ambiente e di salvagurdare sono state disattese spesso dall’italia e che occorre dare più rispetto a queste direttive e che farà del tutto nel parlamento europeo per  osservare queste direttive che devono salvaguardare il terrotorio specialmente tutte le colline che partendo da Caserta fino a Nola , un territorio totalmente violentato da estrazioni.

L’on. Enrica Alifano, oltre che è una parlamentare, ha sottolineato, come avvocato, che questo Decreto Dirigenziale può essere impugnato in quanto contiene molti punti da contrastare e che le microparticelle che vengono prodotte dall’attività estrattiva, possono causare, come ha causato problemi di salute e di malattie gravi,sulla comunità che risiede nelle vicinanze, mentre l’on. Carmela Auriemma ha dato il totale appoggio suo per qualsiasi azione da sostenere affinchè il caso va risolto a favore dei cittadini del Parco, visto anch’ella è un’avvocato, ha constatato che l’azione estrattivanon può essere soltanto per interesse di individui o società ma anche deve essere in sintonia con la saute e l’incoluminità delle persone intorno e che si mette a disposizione per dare il supporto sia istituzionale parlamentare e regionale interessando i consiglieri regionali del Movimento cinque stelle.

L’arch Hassane Assi, ha puntato sulla massima collaborazione tra le forze politiche le associazioni territoriali e le istituzione per tutelare la comunità di cento mila abitanti circa del Parco e che il Gruppo Territoriale del Movimento cinque Stelle darà inizio a breve tempo per raccogliere le firme per una petizione popolare per contrastare questo progetto che di estrazione ci sarà soltanto il beneficio all’imprenditore e non alla comunità.

A dare un contributo è stato l’avvocato Vincenzo Martone, l’ex assessore di Nola, residente a Polvica – San Felice a Cancello che ha dimostrato gli effetti dell’attività estrattiva delle cave e le conseguenze sul territorio, sottolineando che le postazioni di rilevamento registrano i dati per 24 ore e che la media sia accettabile ma l’effettiva estrazione non viene effettuata di notte , il periodo che causa i danni e he trasforma la zona come una “nevicata di natale in mezz’estate” .