Santa Maria a Vico."La festa dell'Assunta non poteva che terminare con la Messa dedicata agli ammalati e tutti coloro che soffrono. È iniziata con l'accensione della lampada, simbolo di preghiera per le sofferenze dei migranti e chiude con la messa degli ammalati", la sofferenza, il filo conduttore dei due riti religiosi. lo ha evidenziato don Salvo D'Orto nella sua omelia, durante la messa celebrata ieri sera in piazza Aragona. Scende, dunque, il sipario sulla “festa dell’Assunta”, la festa religiosa più sentita a Santa Maria a Vico e dall’intera Valle di Suessola. Un finale di straordinaria bellezza e di emozioni indefinibili, la messa in piazza per i malati è un evento carico di significato e di spiritualità, la dimensione comunitaria offre un'opportunità unica per riconoscere e onorare la dignità di ogni persona, ricordando che nessuno deve affrontare la malattia da solo. Emozioni e commozione mentre passava tra i suoi fedeli la statua della Madonna, “abbracciata” dall’ amore e dalla premura dei componenti del Comitato che l’hanno riportata in chiesa per essere riposta nella sua nicchia, L’ "incontro” della Madonna Assunta con gli ammalati e tutte le persone afflitte da sofferenza ha creato un cerchio d'amore che si poteva percepire nella gremitissima Piazza Aragona. Prima della riposizione c’è stato il Bacio alla Madonna. La cabina di regia della festa dell’Assunta, che ogni anno rinnova il patto di fede e devozione con Maria SS. Assunta è del Comitato Festeggiamenti, presieduto da don Salvo D'Orto, a loro va un grazie sentito da tutti i fedeli, prima di tutto perché mantengono viva la devozione per la Madonna Assunta, ogni anno riescono a coinvolgere un numero sempre più grande di pellegrini, registrando ogni volta l’ottima riuscita dei festeggiamenti, un successo che gratifica l’impegno e il sacrificio di ognuno di loro. Ogni anno tutto si ripete, tutto sembra uguale, ma è sempre un’emozione forte, è sempre un’emozione nuova, a dimostrazione che le tradizioni sono emozioni per sempre.
Giusy de Simone