Il rappresentante sindacale Raffaele Diglio lancia l’allarme: “Nel 2023 oltre 12 milioni di accessi impropri nei pronto soccorso. La Regione Campania investa su PSAUT e medici di famiglia”. I pronto soccorso italiani sono al collasso, e i dati lo confermano. Nel 2023, secondo l’Agenas, su 18,5 milioni di accessi, ben 12,4 milioni erano codici bianchi, cioè non urgenti”. È la denuncia di Raffaele Diglio, rappresentante sindacale della CISL FP di Caserta, che evidenzia l’urgenza di potenziare la medicina territoriale per ridurre la pressione sui reparti di emergenza degli ospedali.“È evidente – prosegue Diglio – che molti cittadini si rivolgono al pronto soccorso per mancanza di alternative. Bisogna rafforzare la rete territoriale, a partire dai primi soccorsi, i PSAUT, e aumentare la presenza dei medici di famiglia, anche con visite domiciliari, soprattutto per i pazienti fragili". In provincia di Caserta attualmente sono attivi tre PSAUT, a San Felice a Cancello, Capua e Teano, solo quello di San Felice a Cancello come primo soccorso che svolgono un ruolo fondamentale nel filtrare i casi meno gravi e indirizzare correttamente i pazienti, evitando così l’intasamento dei pronto soccorso ospedalieri. Solo il PSAUT di San Felice a Cancello, da solo, registra quasi 10 mila accessi annui, a conferma della forte domanda di assistenza sul territorio e dell’efficacia di questi presidi nella gestione dei codici minori. Queste strutture – spiega Diglio – sono a diretto contatto con il territorio e rappresentano una risposta concreta per la gestione dei codici bianchi e verdi. Chiediamo alla Regione Campania di estendere questo modello a tutte le province, rendendolo pienamente operativo e dotandolo delle risorse necessarie, sia in termini di personale che di strumentazioni. Il sindacato CISL FP lancia così un appello alle istituzioni regionali affinché si passi dalle parole ai fatti.
Non possiamo più permetterci – conclude Diglio – che le emergenze reali vengano rallentate da accessi impropri. Serve un piano strutturale che metta al centro i bisogni dei cittadini e la dignità del lavoro degli operatori sanitari".