Arienzo. Si è svolta, sabato 6 settembre, la prima esposizione del "𝘛𝘦𝘴𝘰𝘳𝘰 𝘥𝘪 𝘚𝘢𝘯𝘵'𝘈𝘨𝘰𝘴𝘵𝘪𝘯𝘰" ad Arienzo. Alla mostra, che si è tenuta nell'omonima Chiesa, si sono potuti ammirare preziosi oggetti sacri e manufatti artistici legati al culto del Santo, comprensivi di ex voto dedicati alla Madonna del Soccorso, statua collocata nell'edificio religioso.
Se da un lato si registra la soddisfazione del sindaco Giuseppe Guida che dichiara:
“𝘈𝘣𝘣𝘪𝘢𝘮𝘰 𝘷𝘰𝘭𝘶𝘵𝘰 𝘳𝘦𝘴𝘵𝘪𝘵𝘶𝘪𝘳𝘦 𝘢𝘭𝘭𝘢 𝘤𝘪𝘵𝘵𝘢𝘥𝘪𝘯𝘢𝘯𝘻𝘢 𝘶𝘯 𝘣𝘦𝘯𝘦 𝘤𝘩𝘦 𝘢𝘱𝘱𝘢𝘳𝘵𝘪𝘦𝘯𝘦 𝘢𝘭𝘭𝘢 𝘯𝘰𝘴𝘵𝘳𝘢 𝘴𝘵𝘰𝘳𝘪𝘢 𝘦 𝘢𝘭𝘭𝘢 𝘯𝘰𝘴𝘵𝘳𝘢 𝘪𝘥𝘦𝘯𝘵𝘪𝘵à. 𝘐𝘭 𝘛𝘦𝘴𝘰𝘳𝘰 𝘳𝘪𝘤𝘩𝘪𝘢𝘮𝘢 𝘭𝘢 𝘯𝘰𝘴𝘵𝘳𝘢 𝘧𝘦𝘥𝘦 𝘦 𝘭𝘢 𝘯𝘰𝘴𝘵𝘳𝘢 𝘮𝘦𝘮𝘰𝘳𝘪𝘢 𝘤𝘰𝘭𝘭𝘦𝘵𝘵𝘪𝘷𝘢. 𝘊𝘰𝘯𝘥𝘪𝘷𝘪𝘥𝘦𝘳𝘭𝘰 𝘤𝘰𝘯 𝘪 𝘤𝘪𝘵𝘵𝘢𝘥𝘪𝘯𝘪 𝘴𝘪𝘨𝘯𝘪𝘧𝘪𝘤𝘢 𝘷𝘢𝘭𝘰𝘳𝘪𝘻𝘻𝘢𝘳𝘦 𝘪𝘭 𝘯𝘰𝘴𝘵𝘳𝘰 𝘱𝘢𝘦𝘴𝘦, 𝘯𝘰𝘯𝘤𝘩é 𝘢𝘱𝘳𝘪𝘳𝘦 𝘶𝘯 𝘱𝘦𝘳𝘤𝘰𝘳𝘴𝘰 𝘤𝘶𝘭𝘵𝘶𝘳𝘢𝘭𝘦 𝘦 𝘳𝘦𝘭𝘪𝘨𝘪𝘰𝘴𝘰 𝘤𝘩𝘦 𝘳𝘦𝘯𝘥𝘦𝘳à 𝘈𝘳𝘪𝘦𝘯𝘻𝘰 𝘴𝘦𝘮𝘱𝘳𝘦 𝘱𝘪ù 𝘷𝘪𝘷𝘢", dall'altro troviamo l'esponente del Partito Democratico, Giulio Morgillo, che pone quesiti e critica apertamente la gestione del bene. Di seguito uno stralcio delle sue affermazioni: "Siamo dovuti arrivare dal Prefetto per avere un evento, che è il minimo per ogni cittadino arienzano. Entusiasti di poter ammirare ciò che appartiene alla nostra storia. Certo, avrebbe meritato un'attenzione totale, senza essere diviso tra fagiolate e cotiche. Ma comprendiamo che le sensibilità sono ben altre. L'esposizione, purtroppo, non risolve i punti oscuri che riteniamo gravi. Si attendono ora i documenti che attestano la richiesta di rinuncia della custodia da parte del Banco di Napoli, a cui pagavamo 1.000 euro all'anno. Si attende la motivazione dell'affidamento alla società privata di vigilanza per 53.000 euro. Potevano essere usati per una camera di sicurezza comunale , che avrebbe potuto mostrare i beni continuamente.
Soprattutto, si attende la prova che la società disponga del caveau videosorvegliato 24 ore su 24 e con personale armato. Anche perché non vorremmo che sia stata la stessa a conservarli in un istituto bancario e quindi, perché non farlo noi direttamente, risparmiando decine di migliaia di euro?
La cosa curiosa è che alla stessa società il 10 marzo affidiamo per 4.500,00 euro mensili un servizio di vigilanza e il giorno dopo, 11 marzo, quello di custodia dei preziosi. Forse non riuscivano a trovare le scale per uscire dal Comune e, visto che erano ancora lì, li abbiamo omaggiati anche di questi altri soldini". È lo stralcio di un post di FB a cui ha fatto seguito il prossimo che pubblichiamo (ricordiamo che è solo uno stralcio):
"Inoltre vorrei ricordare a differenza di ciò che si è affermato, che il baule è stato rinvenuto nell'80 nella Chiesa dell'Annunziata. Dove gia da anni era stato collocato perché quella di sant'Agostino era inagibile..........Menzoniero di razza ha affermato che paghiamo 500 euro al mese quando invece sono 750,00 e nemmeno nel post correttivo di oggi ha detto la verità. Parlando inoltre di "altro Istituto" facendo sottindere che sono stati dati in custodia ad un altra banca(forse si vergognava). Invece come oramai sappiamo tutti sono stati affidati alla ditta privata di vigilanza, a cui già davamo 4500,00 euro al mese. Quindi ne abbiamo aggiunti altri 750,00 più la polizza di 6170,00. Come più volte affermato e dimostrato con gli atti".