La splendida cornice dell’Aperia della Reggia di Caserta (nata originariamente come riserva per l’acqua piovana, poi trasformata in allevamento di api, da cui il nome) ha concluso la IV edizione di Un’estate da RE con due stelle di prima grandezza: il Maestro Zubin Mehta, indiano direttore d’orchestra di fama mondiale, e il nostro talentuoso Maestro Stefano Bollani, pianista che alterna con nonchalance jazz e classica. 
Il religioso silenzio del pubblico (composto da anziane signore, vestite di tutto punto, e giovani in jeans e maglietta) è stato interrotto, solo inizialmente e per pochissimo, dal tratratra della modalità multi scatto delle reflex con potenti teleobiettivi dei fotografi accreditati. 
L’Orchestra del S. Carlo ha eseguito l’ouverture dei Vespri Siciliani di Giuseppe Verdi, poi, con l’interazione di Bollani, il Concerto per pianoforte e orchestra n.23 in La maggiore, K488, di Wolfang Amadeus Mozart. Alla fine del brano Bollani ha eseguito con aria scanzonata Eine Kleine Nachtmusik di Mozart inframmezzandola con Tanti Auguri a Te e un’inedita Ie te voglio bene assaje di Gaetano Donizetti, tutto in versione jazz, sotto lo sguardo divertito del Maestro Mehta che sembrava pensare “ma-che-sta-combinando” .
Bollani è andato via tra gli applausi scroscianti del pubblico ed è stato eseguito l’ultimo brano, Sinfonia n.7 in La maggiore, op. n. 97 di Ludwig Van Beethoven.
Alla fine del concerto una bella ed emozionata signora straniera (ha detto, in inglese, di essere una sua fan giunta apposta dalla Romania), vicina di sedia, ha omaggiato Mehta con un bel mazzo di margherite colorate.   
Anna Rita Canone