Il gruppo di opposizione in seno al consiglio comunale di San Felice a Cancello ha protocollato una interrogazione in merito alla vicenda dei tre milioni e mezzo chiesti dai commissari, a titolo di anticipazione di cassa,
al Ministero degli Interni che dopo averli concessi ne ha chiesto poi la restituzione.
Il testo del post che il gruppo del M5s ha pubblicato sulla vicenda:
"In data 22 Ottobre abbiamo protocollato al Comune un’interrogazione circa “lo strano caso” dei 3 milioni e mezzo di euro chiesti a titolo di anticipazione di cassa dai nostri Commissari al Ministero degli Interni.
Lo definiamo “strano” perché troppe ombre appaiono sulla questione per una serie di motivi che qui vi riassumiamo:
a) Perché il Ministero in un primo momento accoglieva la richiesta e concedeva la cospicua somma per poi, dopo solo una settimana dall’invio del piano di ammortamento, chiederne l’immediata e repentina restituzione?
b) Perché i Commissari non chiedevano al Ministero spiegazioni circa tale richiesta improvvisa e deliberavano la restituzione di una parte della somma vincolando le somme da incassare relative ai ruoli per la riscossione dell’IMU sulle aree edificabili relativi al 2014, fino alla concorrenza del soddisfo della somma residuale?
c) In che modo sono stati utilizzati i due milioni di euro che il Comune non ha immediatamente restituito?
d) Perché il Ministero non ha accolto la richiesta dell’attuale amministrazione circa la rateizzazione del debito in cinque anni?
e) Perché l’Amministrazione comunale, ad oggi, in merito a tale questione, è rimasta totalmente ferma e non ha provveduto invece ad attivarsi per ottenere accertamenti su eventuali responsabilità rispetto a quanto è successo, dato che sono evidenti gli estremi di un grave danno erariale?
La vicenda, come notate, ha troppi lati oscuri ed è caratterizzata da un’inerzia del Sindaco e della giunta davvero inspiegabile. Un Comune in una situazione di dissesto, con un debito già così elevato, che si trova a dover fronteggiare anche questa impellente richiesta ha bisogno di un’azione decisa e seria volta ad affrontare con fermezza il problema e non certo di immobilismo o addirittura di timore ad adottare provvedimenti o iniziative che potrebbero risultare forti e deflagranti.
In campagna elettorale lo dicevamo spesso ed ancora una volta lo ribadiamo: niente sarà come prima! Ora all’interno delle istituzioni ci siamo noi e non ci fermeremo qui.
Vi terremo aggiornati sullo sviluppo della vicenda.
A riveder le stelle!"
