(cs) Non vi sono parole per definire quello che accade a San Felice a Cancello. Il mondo associativo si sente mortificato. Il sindaco Giovanni Ferrara invece di valorizzare il tessuto associativo locale, apre il territorio ad enti dell’hinterland del napoletano stracciando ogni codice etico. Infatti alcune associazioni provenienti da fuori provincia hanno trovato ospitalità nel comune di San Felice a Cancello, grazie a Ferrara, il quale ha aperto loro le porte concedendo locali e strutture. Alcune di queste associazioni sono la classica foglia di fico per scopi non proprio sociali. Con la scusa di progetti solidali, usati e riusati, fanno da copertura ad alcuni progetti politici locali ai quali il sindaco sta dando il proprio appoggio. Vi sono enti associativi sul territorio, con tutte le carte in regola e i requisiti di legge necessari per svolgere attività in favore della popolazione locale che vengono puntualmente ignorati oppure osteggiati. Come ad esempio i Volontari della Protezione Civile Comunale, confinati in dei locali, se così si possono definire, da quarto mondo, come si può vedere dalle foto allegate. Nonostante le continue richieste e sollecitazioni avanzate da parte dei Volontari del Gruppo per essere messi nelle giuste condizioni di poter operare il sindaco preferisce ignorarli e affidarsi ad altri gruppi non idonei oppure ad associazioni che vengono da altri comuni fuori provincia. Veramente incomprensibile ciò che accade. In queste condizioni è veramente difficile pensare che questo territorio possa uscire dalle sabbie mobili nelle quali sta sprofondando. Dispiace che il sindaco una ne pensa e cento ne sbaglia.