“Non ce n’è Coviddi”: potremmo fare nostro il tormentone della signora siciliana, a fronte delle
tantissime manifestazioni che in questi giorni invadono la nostra Valle di
Suessola. Sarà certamente la magia del Natale che ha magicamente cancellato la
paura e la prudenza: dalle “sceriffate” all’ipocrisia. Sulle locandine che
pubblicizzano i vari eventi leggiamo “
il tutto si svolgerà nel rispetto delle norme anticovid”, “si accede solo con il green pass”, come se fosse facile
controllare tante persone per strada, tra l’altro
siamo stati invitati a manifestazioni in locali chiusi e non l’hanno chiesto.
Ma sarà stato un caso sporadico! Sono tantissimi i video e le foto che
impunemente girano sui social per capire di cosa stiamo parlando; la cosa
sconvolgente è l’irresponsabilità di chi dovrebbe dare il buon esempio, adulti
assembrati e senza mascherina. Vogliono lanciare un
messaggio di ottimismo ai concittadini, un messaggio di speranza, di rinascita dopo un periodo critico, un’emergenza sanitaria
che ha messo in ginocchio l’economia e le nostre certezze, che ben venga, c’è da parte di tutti il
desiderio di tornare a vivere le
emozioni e la gioia di stare insieme che
la pandemia ci ha tolto. “Per rilanciare il paese, per rilanciare il commercio”,
un’altra frase ricorrente sulla quale si potrebbe discutere parecchio: periferie
e frazioni dimenticate. Lungi da noi
essere contro qualsiasi iniziativa a favore del rilancio economico degli
operatori commerciali. Auguriamo a tutti di riprendere in mano la propria vita,
ai bambini di vivere la magia del Natale con i suoi colori e i suoi suoni, ma il
numero in aumento dei contagi al coronavirus impongono prudenza e
responsabilità. Troppi assembramenti, troppa gente senza mascherine, troppi
contagi in aumento, troppa superficialità. Peccato non poter dire troppi
controlli.
"Non ce n'è Coviddi""
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Attualità