"Cosa hanno si è fatto per frenare e combattere
la pandemia???
È una domanda che devono porsi tutti coloro
che sono stati e si trovano in cabina di comando,
affrontando, se ne hanno coraggio, le proprie
responsabilità.
Certo le colpe per il depauperamento della sanità
partono da molto lontano e hanno, purtroppo, tanti
padri e sono di coloro che, nel nome dei tanto
sbandierati pareggi di bilancio, hanno tolto risorse
e forze al SSN. In oltre due anni di lotta alla pandemia,
sembra non si sia fatto tesoro di alcuna esperienza
passata e ci troviamo di nuovo in una situazione
drammatica, seppur in presenza dell’utilizzo
dei vaccini. Le strutture sanitarie sono al collasso,
le ambulanze nuovamente si accalcano al
di fuori dei pronto soccorso e diventano giacigli
di fortuna in attesa che i pazienti possano essere
presi in carico, quando si può, dalle strutture.
In questo quadro in prima linea continuano ad
esserci loro, gli unici veri coraggiosi soldati di
questa guerra al Covid-19.
Sono gli operatori sanitari, armati solo del proprio
coraggio e della loro professionalità, oramai allo
STREMO. Continuano ad essere la categoria di
lavoratori più esposta al contagio con numeri in
aumento e che fanno rabbrividire. Non bastasse
questo rischio nell’adempimento del proprio dovere –
dice ancora Raffaele Diglio già segretario UGL
Sanità di Milano Monza Brianza è Lodi - leggiamo
ogni giorno notizie di aggressioni, fisiche e
psicologiche ai danni dei professionisti della salute
impegnati in prima linea. Senza difesa dal virus,
senza difesa dalla violenza, con stipendi che,
lo denunciamo da tempo, sono nettamente al
di sotto della media dei colleghi europei.
Li hanno ricoperti di elogi e parole, buoni per il
consenso politico, ma nella sostanza poco o nulla
è stato fatto.
Il Governo deve favorire lo scorrimento delle
graduatorie e la stabilizzazione dei precari è portare
alla data del 31 Dicembre 2022 il limite entro il quale
raggiungere il requisito dei 18 mesi per la stabilizzazione
prevista dall’art. 92 e al 31 Dicembre 2024 il limite per la stabilizzazione previsto dalla legge Madia e di ampliare
la platea dei possibili beneficiari della stabilizzazione
di cui all’art. 92, includendo tutti i profili e le forme
contrattuali di lavoro utilizzati durante questa
fase emergenziale.
Il Pnrr doveva aprire a un potenziamento degli organici,
con una campagna di assunzioni che come sindacato chiedevamo coraggiosa ed incisiva, ma che tarda
colpevolmente a concretizzarsi.
Di riconoscimenti pratici e adeguamento delle retribuzioni
c’è ben poca traccia. Chiediamo allora alle istituzioni
di non perdere altro tempo per affrontare una situazione
ormai ad un passo dal punto di non ritorno. Per i lavoratori