Pubblicato, per Edity (collana Spirali), Inferno K di Gaetano Ippolito. Un progetto letterario che trasporta il lettore in una dimensione immaginifica e densa di riflessioni interiori.
Un viaggio raccontato in una raccolta di cinque racconti in bilico tra suspense e mistero, tra sogno e realtà. Protagonisti, cinque personaggi ordinari travolti - loro malgrado - da una crisi improvvisa ed inaspettata che li trascina in un caos esistenziale, ad un passo dall’inferno.
Inferno K è il tentativo - da parte dell’autore - di omaggiare Dante e Kafka. “Due autori”, dice Gaetano Ippolito, “apparentemente così lontani dal punto di visto storico letterario, ma così vicini per l’approccio metafisico che entrambi hanno nei confronti della scrittura. Le storie di questi due grandi narratori sono un viaggio nell’inferno dell’animo umano, negli abissi dell’inconscio”.
Ogni racconto inizia con un risveglio. Il personaggio apre gli occhi e non sa se quello che sta vivendo è la realtà oppure un sogno. Le storie si muovono sospese tra il sogno e la realtà, come a perseguire lo scopo di squarciare il velo di Maya. Come in tutti i film di Hitchcock, al centro della narrazione c’è l’uomo comune, un essere umano senza qualità, travolto dal caos, da una realtà e da un mistero più grande di lui. In gioco, è la vita stessa.
In Inferno K si incontrano storie surreali in cui la realtà è avvolta in un’atmosfera inquietante ed i fatti narrati assumono contorni strani e paradossali. Le storie tracciano i desideri, i sogni, le paure inconfessabili dell’animo umano. L’autore struttura personaggi e descrive ambienti in modo così dettagliato da farli sembrare reali, con una prosa semplice e concreta che rende credibile una vicenda che ha – invece – dell’incredibile. Ogni fatto presenta una situazione iniziale normale che poi viene sconvolta da un avvenimento inatteso. Il protagonista si trova di colpo in una condizione inaspettata, misteriosa, piena di contraddizioni che non si risolvono; a ben vedere, neppure la conclusione del racconto prevede una spiegazione logica. Al lettore, il dubbio se la vicenda sia vera o fantastica.
Il surrealismo dei racconti contenuti in Inferno K insiste sul senso di alienazione dell’uomo contemporaneo all’interno della famiglia e della società, che si traduce nell’isolamento del “diverso” e nell’incomunicabilità con i propri simili. In ognuno è palpabile il senso di smarrimento e di angoscia di fronte all’esistenza, sia che ci si svegli trasformato da scarafaggio in uomo, sia che una mattina si scopra di aver commesso un ipotetico assassinio. Ulisse è dilaniato dalle contraddizioni dei suoi desideri: i valori della famiglia o la sete di conoscenza? Per tutti, il dramma è nella consapevolezza della diversità e del dolore, del disorientamento e del disagio, nella pura condizione dell’esistere.
La selva oscura è il primo titolo che apre la raccolta, un chiaro riferimento all’Inferno dantesco. Si tratta di un thriller in cui un’aspirante attrice è coinvolta in un misterioso omicidio. Seguono il surreale Il dente ventisette, Metamorfosi K - una storia dalle atmosfere horror, l’esatto opposto del racconto di Kafka. La raccolta prosegue, poi, con il noir L’uomo del sottosuolo, per concludersi con Ulisse sogna di volare - un ciclo che si chiude con una nuova citazione della Commedia.
Al via, dunque, la presentazione di Inferno K con i primi due appuntamenti già in calendario: il 15 gennaio ad Orta di Atella, presso il Collettivo Città Visibile; il 20 gennaio, presso Mondadori BookStore di Santa Maria Capua Vetere. In programmazione, la data della presentazione prevista alla Biblioteca di Capodrise, a cura dall’Associazione Persona APS, quindi del prosieguo dei prossimi appuntamenti
Gaetano Ippolito lavora come regista, produttore e documentarista. Da scrittore è autore del romanzo “Il vangelo secondo una peccatrice” edizioni Bookabook (2021), “Pazzo Diamante”, edizioni Scatole parlanti (2022).