Valle di Suessola/Maddaloni. Grazie alla tenacia di Raffaele Diglio, dopo anni di silenzio e abbandono, arrivano i primi risultati concreti. Dopo anni di abbandono, pericoli e silenzi istituzionali, finalmente qualcosa si muove. E se oggi possiamo parlare di un primo, concreto passo verso la messa in sicurezza di due arterie fondamentali per il nostro territorio – la SS7 Messercola–Maddaloni e la SS265 via Forche Caudine – lo dobbiamo soprattutto alla tenacia e alla determinazione di Raffaele Diglio. Una battaglia cominciata mesi fa, con l’esposto del 15 aprile 2024 rivolto alle autorità competenti, che ha portato il Prefetto di Caserta ad attivare un Osservatorio per la sicurezza stradale, coinvolgendo anche il comandante provinciale della polizia stradale. Un passo importante, che ha dato il via a un processo istituzionale troppo a lungo rimandato. Ma non è finita lì. Diglio ha proseguito, senza mai arrendersi, con numerosi solleciti formali, arrivando fino al Presidente della Repubblica. Un lavoro certosino, frutto di una profonda conoscenza dei meccanismi amministrativi e della capacità, affinata negli anni, di muoversi con competenza tra i livelli istituzionali. Ricordiamo che Raffaele Diglio è stato ex assessore del Comune di Arienzo e rappresentante sindacale con una lunga esperienza anche nel Nord Italia: un bagaglio che ha messo interamente al servizio della sua comunità. I lavori sono finalmente iniziati. Dopo un anno di incessanti pressioni, sono partiti i lavori di messa in sicurezza su un primo tratto critico: via Forche Caudine (ex SS265), dal Bar Lombardi fino alla rampa della variante ANAS. Un primo segnale tangibile di cambiamento. A sostegno degli interventi, il Comune di Maddaloni ha stanziato 600.000 euro nel bilancio comunale per affrontare con urgenza le situazioni più pericolose. Parallelamente, è già stato avviato l’iter per un finanziamento regionale di 3 milioni di euro, che consentirà interventi strutturali e duraturi su tutto il tratto. Una battaglia per tutti. Questa è molto più di una vittoria personale: è una battaglia per la sicurezza dei cittadini, per restituire dignità e attenzione a un territorio che per troppo tempo è stato ignorato. Raffaele Diglio lo ripete spesso: “Siamo solo all’inizio, ma abbiamo rotto il silenzio. E ora nessuno potrà più far finta di nulla". L’attenzione ora si sposta sul completamento degli interventi, con priorità alla messa in sicurezza del tratto che va dal cavalcavia FS fino al confine con Santa Maria a Vico. Una zona da anni al limite dell’intransitabilità, che necessita di interventi urgenti. "Restiamo vigili. La strada è finalmente quella giusta”, dice Diglio. E mai espressione fu più appropriata: dopo quasi 20 anni di abbandono, il cambiamento è partito. Ma non ci si ferma qui. Il lavoro continuerà con la stessa determinazione, monitorando, sollecitando ed informando fino a quando ogni tratto non sarà sicuro. Il comune di Maddaloni e Rfi sono stati convocati, domani,
in Prefettura per stilare il calandario degli interventi di riqualificazione.