Santa Maria a Vico. A distanza di una settimana dal terremoto giudiziario che ha scombussolato Santa Maria a Vico, che ha visto coinvolti esponenenti di spicco della maggioranza, è ancora acceso il dibattito social sull'opportunità di dimissioni del consiglio comunale. Come spesso accade in queste vicende si fa confusione tra l'aspetto politico e gli esiti giudiziario. Riportiamo il pensiero del senatore Vincenzo D'Anna, ex sindaco di Santa Maria a Vico.
"Vicenda arresti. Ho speranza e fiducia che il tribunale del riesame liberi i nostri amministratori comunali. La carcerazione preventiva e’ un atto che non meritano e che va oltre le cautele per fatti risalenti ad anni passati. Non c’è pericolo di reiterare i reati, inquinare prove, fuggire. Essi sono da considerare innocenti fino a che un tribunale, al terzo grado di giudicio, ne decreti la colpevolezza. Possono difendersi da persone libere e tutti se lo augurano. Tuttavia le cose politiche non cambieranno anche in quella fausta previsione. Perché, difficile a farlo comprendere, il voto resta inquinato ed il mandato elettorale dagli eletti ricevuto va rimesso al popolo. Un esempio : se a chiedere i voti a taluni esponenti della mala vita fosse stato un cittadino svizzero, ed all’insaputa di tutti, ed i voti fossero andati alla lista vincente capeggiata dal Sindaco, cosa cambierebbe? Che avremmo amministratori innocenti ma comunque eletti con voti inquinati. Il dato e’ questo ed è di natura morale e politica non giudiziaria.La correttezza sincera per gli incolpati non confligge con la richiesta di dimissioni".
