Ci sono parole che diventano pietre, date che diventano simboli, storie che non possono più essere ignorate.
In un anno segnato da troppi nomi, troppe vite spezzate, Caserta sceglie di fermarsi e di guardare in faccia una verità scomoda: la violenza non è un fatto privato, ma una ferita che riguarda tutti.
Per questo, mercoledì 10 dicembre alle ore 14, l’Auditorium della Provincia di Caserta aprirà le sue porte per l’evento “D’Amore non si muore!”, organizzato dalla Federazione Italiana dei Combattenti Alleati (F.I.D.C.A.) insieme a numerose realtà del territorio.
Non è un convegno come tanti.
È un gesto.
È una presenza.
È la volontà di dire, una volta per tutte, che nessuna donna deve morire per amore. Mai più.
Storie, esperienze e ferite che diventano voce
Sul palco non saliranno solo professionisti, ma persone che ogni giorno entrano in contatto con la fragilità, il coraggio, la paura e la speranza.
La D.ssa Rossana Ferraro, magistrato, porterà la sua esperienza fatta di denunce lette con il fiato sospeso, di indagini, di donne che chiedono protezione. Racconterà come la legge prova a stare al passo con una violenza che cambia volto, si insinua nei telefoni, nei social, nelle relazioni spezzate.
Il Dott. Vincenzo Mataluna, con anni di lavoro nei servizi sociali, parlerà di quelle porte che si aprono piano, di sguardi bassi e mani che tremano. Di come il primo aiuto spesso arrivi proprio lì, tra operatori che ascoltano senza giudicare e cercano soluzioni anche quando sembra impossibile.
La D.ssa Carmen Festa, della Cooperativa EVA, darà voce a chi ha trovato rifugio nelle case protette: donne che arrivano con il cuore pieno di cicatrici ma che, passo dopo passo, imparano di nuovo a fidarsi, a respirare, a vivere.
Infine, con delicatezza, la D.ssa Elisabetta Natale accompagnerà tutti in un terreno fragile e fondamentale: quello della ricostruzione dopo il trauma. Quando non si tratta solo di mettere in salvo un corpo, ma di restituire dignità a un’anima ferita.
A guidare e tenere insieme tutti questi fili ci sarà l’Avv. Raffaella Alois, da sempre impegnata nella tutela dei diritti e della parità.
Un pomeriggio per capire che l’amore non uccide
L’incontro vuole essere anche un abbraccio simbolico della città alle vittime, visibili e invisibili.
Un modo per dire loro: vi vediamo, vi ascoltiamo, siamo dalla vostra parte.
Ci sarà un momento dedicato alla riflessione, alla preghiera e alla benedizione, perché quando le ferite sono così profonde, anche un momento di raccoglimento può diventare essenziale.
E poi un piccolo gesto semplice, ma sincero: una degustazione di prodotti locali per chiudere la giornata, perché le comunità si curano anche condividendo un pane, un sorriso, una presenza.
Un invito che vale più di mille parole
Non è necessario conoscere qualcuno coinvolto in una storia di violenza per sentire il dovere di esserci.
È sufficiente essere persone.
Essere cittadini.
Essere umani.
Mercoledì 10 dicembre, Caserta sceglie di non voltarsi dall’altra parte.
E tu, che stai leggendo, puoi far parte di questa scelta. Basta un posto occupato in sala, un’ora del tuo tempo, un cuore disposto ad ascoltare.
Perché il cambiamento comincia così: con persone che decidono di esserci.
