Il comitato Terra Mia  e l'associazione Pegaso denunciano l'ennesimo atto barbarico che si è consumato a Cancello Scalo, dove la piazza Castra Marcelli è diventata teatro di atti vandalici continui. 



San Felice a Cancello ormai è terra di vandalismo, di indifferenza, di morte sociale e culturale. Terra maledetta, come racconta una leggenda, da San Bartolomeo, dopo che una locandiera del posto gli strappò  un pezzo di pelle come prezzo da pagare per aver mangiato un tozzo di pane senza soldi. Ma torniamo all'oggi. Si dice che dovremmo essere in zona rossa, coprifuoco dalle 22.00 alle 5.00 del mattino. Ma nonostante queste norme restrittive,  ciò che avveniva prima, continua regolarmente a realizzarsi anche ora, regalando vergogna su vergogna a tutto il paese, con qualcuno anche fiero e soddisfatto di quello che accade. Si distruggeva e vandalizzava prima, lo si fa ora più di prima. Non sembra possibile ma purtroppo è vero. Forse in questo paese invece degli Angeli, per proteggere il sonno degli abitati, di notte, per le strade e nelle piazze si materializzano i fantasmi o gli spiriti del male. Entità che non hanno rispetto dei morti e della Memoria  dei Caduti delle guerre. Infatti profanano con regolarità il Monumento che li ricorda. Non più di qualche settimana fa è stata letteralmente divelta e strappata dai paletti e poi rubata, per la terza volta, una catena massiccia che lo delimitava di oltre 30 metri. Il tutto nell'indifferenza e nel silenzio più assordante di tutte le Istituzioni del posto. Sono le stesse Entità che, con la stessa regolarità, dimostrano di non aver rispetto alcuno della storia del proprio paese. Ancora una volta,  come barbari, hanno preso di mira la scultura di Claudio Marcello al centro della piazza che porta il suo nome. Questa volta oltre a spezzare per l'ennesima volta la struttura circolare intorno alla scultura che porta la scritta del nome, hanno anche imbrattato parte della testa della scultura con dello  spray bianco. Vien da dire ai rappresentanti di tutte le istituzioni locali,  siete fieri di essere i rappresentanti di cotanto marciume?  Tutto ciò vi fa onore? Non provate repulsione a leggere sulla stampa, ogni giorno, le nefandezze per cui venite tirati in ballo? Forse presi da tutt'altro, quello che accade a voi non tocca proprio. Diventa anche inutile accusarvi di gravi responsabilità e inadempienze per come ormai si è assuefatti all'inciviltà e alla melma, l'unico vero humus di questo paese.