San Felice a Cancello.La nostra non è una polemica pretestuosa, né una presa di posizione pregiudizievole, né un atto politico, anche se qualcuno impropriamente pensa che esprimere opinioni che non collimino con il proprio pensiero sia esclusivamente un’azione politica che mira a ledere la propria persona e che quindi chi si macchia di tanto deve essere oggetto di vendetta. No, caro sindaco, non è così, forse in alcuni momenti dimentica che esiste ancora il diritto di parola, di pensiero e di opinione che non devono per forza collimare con il suo modo di intendere un’altra idea di città. Le vogliamo ricordare la famosissima frase della scrittrice Britannica Evelyn Beatrice Hall che dice: “Non sono d’accordo con quello che dici, ma darei la vita perché tu possa dirlo”.

Fatta la premessa veniamo al dunque. Chiaramente è la nostra opinione, il nostro pensiero, la nostra posizione di cittadini attivi e liberi, impegnati da anni per il nostro territorio, la nostra “madre terra” che è San Felice a Cancello.

Ma le pare razionale pensare, in qualità di sindaco, ad un evento, come Lei lo definisce: “PULIAMO IL NOSTRO PAESE ’21?” … Onestamente non riusciamo a comprendere dove e come abbia partorito questa idea o chi sciagurato gliela  abbia suggerita. Lei non è il presidente di un’associazione ambientalista-ecologista. Forse le sfugge il ruolo e i doveri ai quali è chiamato. Lei è il Sindaco di San Felice a Cancello, chiamato dal popolo sovrano a servirlo, a far sì che ad ogni Cittadino siano garantiti tutti i diritti non pretendendo solo i doveri. Il sindaco rappresenta un’istituzione importante dello Stato Italiano. Il suo impegno continuo e quotidiano è quello di far funzionare la macchina comunale per tutti i 17mila e rotti abitanti di San Felice a Cancello, ed a pretendere che i contratti stipulati con le ditte di servizi vengano rispettati, in quanto i circa 180mila euro al mese che vengono versati nelle casse della Buttol per la raccolta dei rifiuti e lo spazzamento non sono soldi suoi ma dei cittadini, i quali sono costretti a pagare le tariffe più alte d’Italia per servizi quasi inesistenti.

Essere messo dai cittadini a capo dell’amministrazione non è stare su “scherzi a parte”. Garantire pulizia e igienicità, soprattutto in tempo di Covid, non è un gioco per bambini, scuole e associazioni, come ha fatto intendere Lei. Le scuole, le associazioni, sono istituzioni che vanno rispettate, con le quali ci si confronta, si dialoga, si discute. Se proprio avesse voluto sensibilizzare i bambini, i giovani, “gli incivili”, servendosi dell’aiuto delle scuole e delle associazioni, per educare al rispetto del territorio e dell’ambiente, avrebbe dovuto pensare a qualcosa di diverso, ad esempio ad un progetto organico, di lungo respiro, integrato ed armonizzato su tutto il territorio comunale. Iniziative come le sue lasciano il tempo che trovano.

Al suo posto ci preoccuperemmo di bonificare un territorio inquinato fino alle viscere, dove la gente che si ammala di “cancro” non si conta.

Ci preoccuperemmo di una pulizia vera delle caditoie per evitare che San Felice a Cancello si trasformi in laguna ogni qualvolta piove.

Ci preoccuperemmo che le strade di tutto il comune, ogni giorno, siano spazzate a regola d’arte.

Ci preoccuperemmo che il numero degli operatori della Buttol per San Felice a Cancello sia come quello previsto nel contratto e non la metà.

Sindaco, se proprio ci tiene, inizi a tenere pulita la casa dei cittadini di San Felice a Cancello che è la Casa Comunale.

Per le motivazioni su esposte, e potremmo stare a citarne ancora altre, i Comitati Civici “PEGASO”, “TERRA MIA”, le associazioni “A. Ge. San Felice a Cancello”, “ALTERNATIVA GIOVANI SUESSOLA” non raccolgono l’invito perché è vero che a San Felice a Cancello tutto è possibile, ma va pure aggiunto che a tutto c’è un limite.