Dal confronto con liberi cittadini che, alle prossime comunali non vogliono votare al buio o secondo mandamenti acritici, emerge il bisogno di "fare" politica utile per una giusta la società. Nel giusto c'è il massimo utile per tutti. L'impegno a costruire la proposta politica in tal senso c'è, ma non basta. Bisogna portarla nel governo della "cosa pubblica" comunale.
Il giusto, anima e speranza del buon governo:
In una società che tende al giusto:
-Le persone vengono prima di tutto, e quelle fragili ancor prima, e vanno incluse, sostenute nella dignità, responsabilizzate
-la sicurezza viene prima dell'utile
-la scuola si sostiene per sottrarre i giovani e le famiglie alla deprivazione socio economica e culturale
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-si rende la macchina amministrativa trasparente, fruibile, imparziale, puntuale, mai forte con i deboli e sprovveduti, e debole con i prepotenti
-l'uffico tributi non diventa patibolo, è servizio al cittadino per il bene comune, non è luogo delle indulgenze, non perde umanità
-i tributi vengono resi ragionevoli per tutti e pagati da tutti
-le risorse comuni vengono spese in favore della collettività senza ambiguità ed opacità
-si attuano politiche di bilancio del comune improntate alla economicità, sostenibilità e trasparenza
-si cercano sinergie positive con i comuni limitrofi per i servizi al cittadino e si riducono i costi amministrativi
-la polizia municipale è in strada a difendere il territorio dalle inciviltà
-si migliora il trasporto pubblico in senso qualitativo e quantitativo
-il binario della Cancello-Benevento via Valle Caudina non si lascia monumento alla decadenza, ma possibilità di consorzio tra comuni per interconnessione di pubblico trasporto sostenibile
-si eliminano le barriere architettoniche, si migliora l'illuminazione su attraversamenti, per la sicurezza stradale e dei pedoni
-si appronta un piano parcheggi
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-si eliminano gli ostacoli burocratici per l'iniziativa economica e sociale dei privati, e dunque per il lavoro, ma difendendo fermamente l'interesse pubblico
-si governa lo sviluppo ed il consumo di suolo affinché non sia mai a danno dell'ambiente e delle persone
-si difende e valorizza il capitale immobiliare, ricchezza individuale e collettiva
-si valorizza il capitale culturale ed ambientale del comune, quale identità collettiva, presente e futura ricchezza
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-si coglie il momento della digitalizzazione e del risparmio energetico per stare tutti meglio domani
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-il paese non si lascia ridurre ad una strada trafficata in mezzo ad un dormitorio
-l'inquinamento ambientale viene combattiuto nell'interesse della salute pubblica
-le risorse ambientali, compreso quelle idriche, vengono gestite in favore dei cittadini a costi ragionevoli, in sinergia con i comuni limitrofi
-si combatte la piaga degli incendi collinari, degli scarichi abusivi di immondizia, delle fragilità idrogeologica del territorio
-l'acquedotto del Serino sia anche presidio a difesa attiva delle nostre colline e non solo risorsa da mungere
-il turismo e lo sport siano anche presidio di legalità e preservazione attiva dell'ambiente
Ambizioni politiche, non personalistiche:
porre in essere questi principi, attraverso l'azione politica ed amministrativa di onesti cuttadini di buona volontà che si mettono in gioco con umiltà. Esserci per far contare i valori politici: questa l'ambizione.
Collegialità e concordia come qualità dell'offerta politica:
Il sindaco è la sintesi politica della maggioranza che lo sostiene.
Senza un'anima politica condivisa non si realizza una sintesi politica di maggioranza per un governo di qualità: libero, progressista, democratico, solidale, dunque giusto! Maggioranza per un giusto programma politico: concordia nel lavoro per il governo del bene comune.
Vittorie elettorali e qualità amministrativa:
si possono vincere le elezioni, ma senza qualità della proposta politica non si governa nel giusto per il progresso sostenibile individuale e collettivo.
Sindaco, assessori e maggioranza sono come il cerchio, i raggi ed il mozzo che fanno la ruota: si reggono insieme in una soluzione unica ed unitaria per uno scopo legittimo. Il loro fallimento si traduce in fallimento collettivo e decadenza: questa è la storia degli ultimi anni a San Felice a Cancello. Di questo deve rispondere la politica che c'è stata, e questo deve risolvere la politica che verrà.
Essere minoranza non è essere nulla: Anche la minoranza/opposizione ha un ruolo prezioso, e deve avere altrettanta qualità rispetto alla maggioranza, altrimenti non nascono progetti alternativi alle maggioranze, ovvero l'alternanza politica alla guida della "cosa pubblica", e tutto diventa piatto nella decadenza civile, ed infrastrutturale del paese. Dalle minoranze delle ultime consiliature non è nata alcuna sostanziale proposta politica alternativa, matura, credibile. Perché?
Politica è relazione e confronto:
Si parli di qualità delle proposte politiche, dunque. Solo così si rivelano affinità e differenze popitiche strutturali, e quindi capacità di sintesi di governo. Nessuno è autosufficiente, e questo è garanzia di democrazia e rende più ricco e sfidante il percorso politico.
Non si riduca, allora, la corsa elettorale ad un esercizio di forma senza sostanza, ovvero un esercizio per nascondere la sostanza ai cittadini, attirandoli nel voto per acritico per mandamento!
Avanti nel giusto, per il giusto ed utile progresso di tutti e di ciascuno.
(I fondatori e sostenitori del Movimento)