MADDALONI – Dopo più di un anno di segnalazioni da parte di Raffaele Diglio, finalmente qualcosa si muove: il Comune di Maddaloni ha completato la sistemazione del primo tratto di Via Forche Caudine – ex SS265 – dalla zona del Bar Lombardi fino alla variante ANAS.

In particolare, è stato realizzato il doppio strato di asfalto e completata la rotonda all’intersezione, un intervento atteso da tempo e considerato fondamentale per migliorare la viabilità in quel punto critico, da sempre caratterizzato da traffico intenso e da condizioni stradali precarie.

Un risultato importante, ma ancora parziale e non risolutivo, in una vicenda che da decenni riguarda la sicurezza di un'arteria fondamentale per il territorio e che ha visto troppe volte ritardi, rimpalli di responsabilità e promesse mancate.

 Un primo passo, ma non basta.

Nonostante l’intervento iniziale, il fondo stradale in molti tratti resta gravemente dissestato, con buche ancora presenti che mettono a rischio la sicurezza di automobilisti, motociclisti e pedoni, soprattutto in caso di pioggia o scarsa visibilità. Le criticità maggiori si concentrano nel tratto compreso tra il cavalcavia RFI e il confine con Santa Maria a Vico, una zona ad alta percorrenza quotidiana e frequentata anche da mezzi pesanti, scuolabus e pendolari.


Allagamenti frequenti, segnaletica orizzontale e verticale inadeguata, dissesto strutturale del manto stradale: sono queste le problematiche ancora irrisolte, che generano forte preoccupazione nella cittadinanza e alimentano un crescente senso di abbandono da parte delle istituzioni competenti.

Priorità alla sicurezza

Capiamo che il Comune, con le sole risorse del proprio bilancio, non riesca a sostenere un intervento così complesso e strutturale. Tuttavia, la priorità deve essere la sicurezza dell’intero tratto della SS7, dal cavalcavia RFI fino a Santa Maria a Vico, una direttrice strategica per la mobilità locale e interprovinciale.

Solo dopo aver garantito la piena sicurezza per i cittadini, si potrà eventualmente valutare se dichiararsi parte lesa nei confronti dell’ente preposto alla manutenzione della strada, affinché vengano accertate eventuali responsabilità e omissioni da parte degli organismi sovracomunali.

 La prossima mossa: pressing in Prefettura

I cittadini e i rappresentanti civici annunciano una nuova sollecitazione in Prefettura, per ottenere chiarimenti su:

– le reali intenzioni del Comune sul completamento dell’intervento;

– i tempi per la definitiva messa in sicurezza dell’intero tracciato;

– lo stato delle interlocuzioni con Regione, ANAS e gli altri enti coinvolti.

“Se il pericolo persisterà e continueremo a non ricevere risposte ufficiali dal gestore della strada – affermano i promotori dell’iniziativa – ci riserviamo di presentare un esposto alla Procura della Repubblica.”

Una posizione netta, che sottolinea l’urgenza di azioni concrete e non più rinviabili.

 Fondi richiesti alla Regione Campania

Dalla stampa si apprende che sarebbe stato richiesto alla Regione Campania un finanziamento di 3 milioni di euro per il rafforzamento del sottofondo stradale. Tuttavia, non è ancora pervenuta alcuna comunicazione ufficiale, dopo le mie tante lettere inviate al Comune e nonostante le continue sollecitazioni da parte dei cittadini interessati.

L’attenzione del Prefetto e il ringraziamento dovuto

Già in passato il Prefetto aveva dimostrato attenzione al caso, attivando l’Osservatorio sulla Sicurezza Stradale proprio in seguito all’intervento costante e incisivo di Raffaele Diglio, che da oltre un anno ha portato avanti segnalazioni e sollecitazioni continue alle istituzioni, con spirito civico e determinazione.

Un sincero ringraziamento alla Prefettura è doveroso, se oggi almeno il primo tratto della strada è stato messo in sicurezza.

Un impegno concreto che ha finalmente portato a una prima risposta, ma che non può fermarsi qui. Serve un cronoprogramma preciso, interventi di monitoraggio continui e una visione strutturale dell’intero asse viario.

Una strada essenziale per il territorio

La SS7, dal cavalcavia RFI fino a Santa Maria a Vico, rappresenta un’arteria di collegamento fondamentale tra Benevento, Caserta e i comuni limitrofi. Le sue attuali condizioni non sono più tollerabili, sia per la sicurezza sia per la dignità del territorio, che merita infrastrutture adeguate e all’altezza del traffico che quotidianamente vi transita.

Cittadini determinati: “Non ci fermeremo”

“Dopo anni di silenzio qualcosa si muove, ma non ci accontenteremo di un intervento parziale. Saremo vigili fino al completo ripristino e alla piena sicurezza della strada.”

Una promessa che suona come un impegno civico collettivo, con l’obiettivo di tutelare il bene comune e garantire condizioni di viabilità sicure per tutti.