SANTA MARIA A VICO – Si complica ulteriormente il quadro politico a Santa Maria a Vico dopo le recenti dimissioni del consigliere comunale Carmine De Lucia, rassegnate nei giorni scorsi in un clima amministrativo già appesantito dall’inchiesta che ha portato agli arresti di due figure di rilievo del territorio.
Nelle ultime ore, infatti, si è consumato un passaggio istituzionale tutt’altro che ordinario: le due prime non elette della lista di maggioranza, chiamate per la surroga, hanno rifiutato l’ingresso in Consiglio Comunale, lasciando di fatto l’assise con un membro in meno.
La prima convocata, Maria Pascarella, ha formalizzato il proprio diniego nelle scorse ore, motivandolo con “ragioni personali”. Una scelta che, secondo fonti interne al palazzo, sarebbe maturata anche alla luce del clima politico deteriorato che si trascina dagli sviluppi dell’inchiesta giudiziaria.
Dopo Pascarella è toccato a Ilenia Annunziata, seconda dei non eletti, a cui spetterebbe istituzionalmente il subentro. Anche lei, però, ha trasmesso agli uffici comunali una comunicazione formale di rinuncia alla carica, chiudendo così la lista di scorrimento.
Il risultato è inedito: non ci sono più nominativi disponibili per coprire il seggio lasciato da De Lucia. Il Consiglio comunale resta quindi composto da 15 consiglieri più il sindaco, una condizione rara e definita da diversi osservatori come “una fotografia preoccupante dello stato politico-amministrativo del paese”.
La vicenda assume un peso ancora maggiore se inserita nel contesto delle ultime settimane. L’indagine sulle presunte interferenze criminali durante la campagna elettorale del 2020, con ipotesi di scambio elettorale politico–mafioso e episodi di favoreggiamento, ha prodotto un terremoto senza precedenti per la maggioranza attualmente al governo cittadino.
Un caso che non solo ha generato imbarazzo politico, ma ha anche riacceso tensioni interne e una gestione istituzionale particolarmente complessa, come emerso anche dall’ultimo acceso Consiglio comunale.
Il doppio rifiuto delle non elette, maturato in un momento così delicato, rischia ora di alimentare nuove polemiche e di sollevare ulteriori interrogativi sulla tenuta politica dell’Amministrazione e sul futuro immediato della consiliatura.
Al momento, dall’esecutivo non arrivano commenti ufficiali. Resta il dato politico: per la prima volta dai tempi recenti, la maggioranza dovrà proseguire il proprio mandato con un seggio vacante e senza possibilità di reintegro.
